domenica 24 maggio 2009

Barbeque


Estate...tempo di svago e voglia di stare all'aperto assieme alle persone a noi care. Appena mi è possibile, mi dedico ad un passatempo molto rilassante per me. Cucinare. D'estate, mi posiziono nel giardino dei miei familiari ed accendo il caminetto. Nell'accendere questo, utilizzo dei giornali di carta per accendere le esche di legno. Quante volte siamo tentati di utilizzare dell'alcool etilico per dar fuoco alla pila di legna? Il pericolo del ritorno di fiamma, è il pericolo numero 1 dell'alcool. Alcuni anni fà un mio vicino è stato vittima di questa sventurata operazione. Marco ora riporta sul viso e sulle braccia, i segni di quanto gli procurò l'utilizzo dell'alcool.

Buona grigliata a tutti, ed occhio all'accensione!!

martedì 19 maggio 2009

In giardino

Il mio sport preferito è la corsa ha piedi, all'inglese running. Lo pratico da molti anni. Mi dà la possibilità di essere a contatto con la natura. Il mio corpo ne trae beneficio, mi rilasso e via dicendo. Domenica mattina, mentre ero impegnato in una gara podistica, il mio pensiero è andato a quel rumore tipico dell'estate: IL TOSAERBA. Un comune tosaerba produce un rumore piacevole(...questo è il mio animo meccanico) all'orecchio umano; ma se ne aggiungiamo molti, produce un rumore assordante. Quindi la mia corsa domenicale, ha avuto come colonno sonora, appunto questo macchinario. Nel correre mi devo sì concentrare per non inciapare, ma posso anche riflettere su molte cose. Il comune tosaerba fin a qualche anno fà o forse ancora adesso, è da riternersi tra quelle macchine/utensili piu' pericoloso alla nostra sicurezza domestica. Chi non ha mai provato svuotare il cestello raccoglitore dell'erba senza spegnere il motore? Ebbene questa manovra è sempre da evitare. Non si guadagna tempo, mantenendo acceso il motore...rischiamo solo le nostre falangi delle dita o a volte l'intera mano. Quindi "Spegnamo i motori e salviamo le dita!"

venerdì 15 maggio 2009

Al termine

A volte siamo spinti, nel nostro formare le nuove generazioni, "da una molla denominata curiosità del domani". Tuttte le nostre azione educative/formative sono indirizzate ad una generazione la quale è già titolare di molte nozioni/capacità tecnologiche in piu' rispetto alla nostra/mia. Quanti di loro un giorno entrando in un cantiere o in un stabilimento, avranno un sentore di aver già letto quelle indicazioni appesi sui muri in merito gli incidenti o gli incendi? Il compito di educare non è facile. Centinaia di importanti prof. hanno le loro tesi per qualsiasi fascia d'eta che si vuole analizzare. Leggere un'indicazione di comportamento in caso d'incedio, ora per loro puo' essere noioso; ma se un giorno vi sarà la sventurata occasione di esserci coinvolti in prima persona, che faranno? Avranno qualche ricordo di quanto appreso a scuola o il panico e la scarsa preparazione per evacuare dalla fabbrica, li bloccherà dal fare qualcosa di corretto per potersi salvare?

lunedì 11 maggio 2009

E' proprio vero

In queste ultime settimane, da quando ho iniziato a scrivere in questo mio blog, il tema "Sicurezza sul lavoro" mi ritorna molto spesso in mente durante la giornata. Già al mattino, quando mi infilo il casco e parto in moto. Rifletto sull'uso errato molte volte di questo. Non viene allacciato o magari proprio non viene indossato. Idem vale per le lavorazioni che avvengono nella fabbriche metalmeccaniche o nei cantieri edili.
Alzi la mano chi non hai mai visto nei film americani, gli operai senza il casco?
In Italia, la cultura della sicurezza nei cantieri secondo, è ancora lontana da quanto le leggi decretano. Il classico postino di Ny, gira in bici con il casco, il lavavetri sempre con il casco, l'elettricista si ferma in pausa con il suo bel elmetto giallo o blu o altro colore super "vissuto".
Ora, già molte aziende della calzatura griffata hanno fatto i loro primi modelli in merito all'antifortunistica.
Che sia mai l'avvento di scarpe con il puntale di ferro e tacchi a spillo, anche per le belle cameriere dei centri storici delle nostre città?

sabato 9 maggio 2009

QUANTI ANCORA?

Non passa giorno, nel quale non si nomini incidenti/feriti/morti nel mondo del lavoro. Molto è stato fatto, Oggigiorno la sicurezza nel posto di lavoro, è divenuta materia di studio per molti istituti superiori. Si cerca di educare la generazione del futuro e quella presente, al valor che assume la vita nel luogo di lavoro.
Quanti orfani, mutilati, invalidi avremmo a fine anno, considerando questa esclation vertiginosa di questo primo semestre del 2009?
Le leggi e relative normative esistono, ma...purtoppo l'imperenzia e la superficialità, spesso, non hanno il giusto peso a quanto facciamo o operiamo nel nostro posto di lavoro.